Un problema sempre più diffuso e preoccupante capace di segnare in maniera profonda l’adolescenza di ragazze e ragazzi vittime di soprusi.
Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo interessa una platea sempre più vasta di giovani e può arrivare anche ad incidere sulla sicurezza delle comunità locali.
Ecco perché era necessario un momento di confronto e riflessione che coinvolgesse enti pubblici, scuole e associazioni, soggetti che possono proporre azioni di contrasto contro questo serio problema e svolgere un ruolo fondamentale nell’arricchire il ventaglio di progetti e percorsi in grado di costruire una rete regionale che agisca in maniera sempre più integrata ed efficace.
L’occasione per parlarne è stata, a corollario della Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyber Bullismo, il convegno promosso da Regione Toscana e ANCI Toscana che si è tenuto a Firenze la mattina di Martedì 13 Febbraio ha visto la partecipazione tra gli altri della Cooperativa Arnera, in rappresentanza della rete degli enti del terzo settore che portano avanti il progetto (Cooperativa Il Cammino, Fondazione Charlie, Spazio NU) e dell’Unione Valdera chiamati ad intervenire proprio sui progetti dei territori.
In particolare l’intervento di Arianna Cecchini, Presidente della Conferenza Educativa della Valdera, si è incentrato sull’esperienza della prevenzione in rete e a scuola grazie al progetto Bucyber: “Prevenire bullismo e cyberbullismo significa investire sulla sicurezza urbana e sociale, oltre ad installare telecamere serve fare rete per prevenire il disagio e la Valdera, come sempre, c'è” ha dichiarato Arianna Cecchini.
L'Unione Valdera ha svolto infatti la funzione di “regia” per tutti i comuni che hanno preso parte al bando regionale e sta seguendo le iniziative che sono in fase di attivazione sul territorio..
Quello che è emerso chiaramente dal convegno è che per contrastare fenomeni come bullismo e cyberbullismo serve fare rete e sensibilizzare in primis studenti e studentesse, ma anche gli adulti
che hanno il dovere di sensibilizzare i più giovani su questo tema, nonché di supportarli qualora siano bersagli di angherie, prepotenze o meri atti di vessazione.